La manutenzione di strade e marciapiedi è al primo posto fra le priorità con 1 milione di euro di stanziamento per ciascuno dei prossimi tre anni; 400 mila euro sono invece previsti per un balzo in avanti nei servizi di smart city e di connettività, anche a beneficio delle scuole; è in arrivo la navetta per favorire lo spostamento delle persone all'interno della nostra città. Gli assessorati stanno poi mettendo in campo numerosi progetti in ambito sociale e culturale; sono stati inoltre ampliati i servizi di pre e post scuola; l'ambiente è sempre in primo piano ....
Con il nostro voto favorevole, come gruppo consigliare PD, e con quello degli amici della lista civica, Futuro in Comune, è stato ieri approvato il bilancio di previsione, ovvero l'atto centrale dell'Ente comunale con il quale vengono destinate le risorse finanziarie per il prossimo triennio.
Nelle due sedute pubbliche della Commissione economica che hanno preceduto la seduta del Consiglio, i numeri del bilancio sono stati esaminati nel dettaglio. Qui mi limito ad accennare i principali temi che i nostri consiglieri hanno rimarcato nei loro interventi.
Con l'intervento di Enza Rutigliano abbiamo dato rilievo al capitolo dei servizi sociali che rappresenta l'asse centrale delle politiche comunali a Cesano Boscone: vi vengono destinati infatti, anche per il 2020, circa 4 milioni di euro che sostengono i diversi interventi che il Comune porta avanti nel campo delle politiche per i minori e per l'infanzia, per le disabilità, per gli anziani non autosufficienti e in generale per i soggetti a rischio di esclusione sociale. Abbiamo espresso il nostro appoggio per le politiche a favore delle scuole che valgono circa 1 milione di euro all'anno per interventi che vanno dalle spese per il riscaldamento all'integrazione dei costi della refezione, ai servizi offerti con il pre scuola e il post scuola. Marco De Ros ha invece rimarcato la valenza in termini di avanzamento tecnologico ed informatico (nonché di risparmio futuro sulla spesa corrente) di uno dei principali progetti di investimento che l'Amministrazione intende avviare nel 2020 e che riguarda il collegamento delle reti urbane. Elementi a supporto sui progetti in campo sono poi stati portati su diversi aspetti della manovra dal consigliere Andreas Massacra che ha in particolare rimarcato la rilevanza degli interventi di manutenzione straordinaria cui abbiamo fatto cenno.
Sono - questi - solo rapidi e non esaustivi accenni a quella che è stata ieri sera una presentazione assai ampia delle molte progettualità che la Giunta sta avviando per il prossimo triennio e nel cui merito ci sarà la possibilità di ritornare con dovizia di particolari.
Nell'insieme si è approvato un bilancio di previsione nel quale i programmi poggiano su un impianto finanziario solido che consente la conferma degli elevati livelli di servizio alla cittadinanza ormai raggiunti. Le spese correnti sono infatti bilanciate sulle previsioni prudenziali e attendibili delle entrate correnti, nel pieno rispetto degli equilibri finanziari, cosa non scontata come le difficoltà di alcuni comuni stanno evidenziando. Va dato di questo merito all'assessore Ursino insieme con il Sindaco e tutta la Giunta nonché ai funzionari comunali preposti al settore di cui conosciamo ormai da anni la serietà e professionalità.
Fulvio Paladini
Capogruppo PD - Cesano Boscone
20 dicembre 2019
Si avvicina la scadenza della prima rata della tassa rifiuti … se incontrassi il Sindaco mi piacerebbe chiedergli come vengono spesi questi soldi ...
Penso che ti risponderebbe volentieri, anzi, diciamo che il Sindaco e l'assessore al bilancio, Giuseppe Ursino, hanno già dato questa risposta a tutti con il bilancio 2018 che qualche giorno fa è stato approvato dal Consiglio Comunale.
… e a proposito della tassa rifiuti, cosa dice dunque il bilancio?
La Tari è in pratica una partita di giro: il costo a consuntivo del servizio di pulizia strade e di raccolta dei rifiuti che il Comune paga all'impresa concessionaria viene suddiviso fra gli utenti in base a coefficienti vari. Nel 2018 si è registrato un modesto aumento di alcune componenti di tale costo (in parte correlata ad una maggiore quantità di rifiuti prodotti) ma rispetto ad anni fa – prendiamo il 2015 come riferimento - la diminuzione resta notevole, dell’ordine del 21% per le utenze domestiche.
… e di tutte le altre tasse che paghiamo al Comune, cosa dice il bilancio?
In questi cinque anni di mandato le aliquote dei tributi e le tariffe dei servizi sono rimaste invariate o, quando sono cambiate, lo sono state sempre e solo in diminuzione. Il dato è oggettivo. Vuoi un calcolo preciso? Prendiamo ad esempio i tributi che il cittadino cesanese versa (o versava) effettivamente nelle casse comunali che sono l'IMU, la TARI, la TASI (questa l'abbiamo dimenticata perchè è stata abolita da Renzi ma nel 2014, primo anno dell'attuale mandato, c’era), l'addizionale comunale IRPEF che viene trattenuta nelle buste paga, più altri tributi comunali come accertamenti e tasse su pubblicità e pubbliche affissioni. Ebbene, sommando tutto, il totale era pari a 11 milioni e 586 mila euro nel 2014; nel 2018 il totale è stato pari a 9 milioni e 921 mila euro. Oltre 1 milione e 600 mila euro in meno (senza contare la refezione scolastica che è fuori da questo conteggio dove pure ci sono state riduzioni). Dividendo per il numero di abitanti si ottiene un valore pari a 416 euro di tributi pagati nel 2018 al Comune contro 486 euro nel 2014.
… va bene che le tasse diminuiscano, però poi bisogna vedere quali servizi vengono dati ai cittadini …
Sono assolutamente d’accordo che siano questi la cosa più importante. In questi cinque anni l’attenzione principale è stata proprio quella di dare risposte ad una serie di bisogni sociali che sono aumentati. Soprattutto sul versante delle “fragilità” la comunità cesanese ha manifestato esigenze crescenti in quasi tutti i comparti, dagli anziani non autosufficienti alle disabilità, alle emergenze sulla casa, indigenze. Le politiche per l’infanzia e gli interventi per la tutela dei minori hanno in particolare richiesto molta più attenzione. In termini di bilancio l’effetto di tutte queste componenti dei servizi sociali è stato vistoso: nel 2013 si spendevano circa 2,5 milioni di euro. Nel 2018 il consuntivo della missione sociale è stato pari a 4.159.000 euro (senza contare la contabilità con il piano di zona).
Anche in altri settori sono state dedicate più risorse. Questo è avvenuto nel settore dei trasporti pubblici, ad esempio (per le corse ATM si spendono oggi 250 mila euro) ma anche per l’ordine pubblico, la sicurezza e la videosorveglianza dove pure si spende di più (1 milione e 114 mila euro euro nel 2018; 921 mila euro nel 2014).
... per alcuni servizi sociali, penso soprattutto ad asili nido e altri servizi per le famiglie, mi risulta però che i cittadini rimborsano il Comune pagando le quote di iscrizione, non è così?
Si, certo, tieni conto però che il Comune non recupera integralmente il costo dei servizi cosiddetti "a domanda individuale" fra i quali, appunto, la frequenza all'asilo nido comunale. In base all' ISEE presentato si applicano spesso tariffe ridotte per cui una parte dei costi, quella "non recuperata" con gli utenti, resta in carico all'Ente e viene quindi coperta con l'insieme delle entrate tributarie. In questo modo il Comune di fatto sposta risorse dall'insieme della cittadinanza ai ceti meno abbienti svolgendo in pratica una certa funzione redistributiva, ovvero fa politiche che vanno nella riduzione di ridurre le distanze sociali. E' un effetto che tende ad essere sottovalutato, una funzione direi abbastanza "invisibile" ai più che però ha un certo peso: in questi cinque anni il totale delle riduzioni ISEE operate ha superato i 3 milioni di euro.
… per le buche nelle strade e sui marciapiedi, cosa mi dici?
Intanto ti sarai accorto che in questi mesi diverse strade sono state sistemate. Lo scorso anno si è potuto fare poco perché c’erano in corso gli scavi per rifare il sistema di illuminazione pubblica e portare la banda larga su tutto il territorio comunale. Finiti questi lavori si sta recuperando anche in questa direzione. Per il 2019 sono stanziate ulteriori spese per la manutenzione di strade e marciapiedi per un minimo di 500 mila euro.
Quella di dare la precedenza all’illuminazione pubblica è stata una scelta azzeccata?
Talvolta nelle scelte bisogna avere la capacità di guardare lontano. Per rifare l’impianto di illuminazione pubblica si sono spesi circa 2,2 milioni di euro ma il beneficio per la comunità cesanese sarà su più fronti e per molti anni. In primo luogo sull’ambiente perché la nuova tecnologia determina un abbattimento delle emissioni di CO2 nell’ordine del 70% circa. Dobbiamo assolutamente imparare a mettere l’impatto sull’ambiente in prima fila nei nostri ragionamenti. C’è anche un risvolto in termini di servizi resi alla città: oltre a dare un’illuminazione più efficace, il nuovo sistema sarà la piattaforma su cui nei prossimi anni si potranno innestare molti dei servizi che di solito vengono classificati sotto l’etichetta della “smart city” (telecamere, punti wi fi, pannelli elettronici informativi, postazioni di ricarica di auto elettriche, servizi di telesoccorso, ecc.)
Anche per le scuole ci vorrebbero però investimenti … gli edifici scolastici sono tutti un po’ datati …
In questi cinque anni sono stati fatti diversi interventi … a conti fatti si sono spese per manutenzioni straordinarie nelle scuole oltre un milione di euro. Nel bilancio di previsione 2019 quella delle scuole è la prima voce a cui si presta attenzione. Dobbiamo però sempre fare i conti con le risorse disponibili.
In che senso?
Nel bilancio di un comune ci sono spese correnti e spese in conto capitale. Le manutenzioni straordinarie delle scuole così come delle strade, parchi, parcheggi, ecc. rientrano in questa seconda categoria. Per affrontare spese in conto capitale bisogna poter disporre di entrate della stessa natura come ad esempio quelle che provengono dagli oneri che i costruttori pagano quando si costruiscono case o si danno comunque corso ad interveti di ristrutturazione. Se non ci sono entrate di questo tipo il Comune deve affrontare le manutenzioni e le altre spese in conto capitale ricorrendo a nuovi mutui, oppure con avanzi derivanti dalla gestione corrente.
E a Cesano com’è la situazione?
In questi cinque anni di mandato le entrate da oneri collegati all’attività edilizia sono state molto poche, poco più di 1 milione e 700 mila euro. C’è stato un tempo in cui i comuni “vivevano di rendita” perché si costruiva molto (troppo in alcuni casi) e i bilanci quadravano facilmente grazie a questa voce che però ha alla fine ha determinato come effetto collatorale molto consumo di suolo, risorsa che per definizione è limitata. Oggi il contesto è diverso ma, a conti fatti, in questi cinque anni, pur con qualche difficoltà un certo ammontare di investimenti in opere pubbliche a Cesano è stato comunque realizzato. Per scuole, parcheggi, illuminazione, strade, ecc. si sono comunque spesi in definitiva oltre 10 milioni di euro.
Il Comune si è dunque indebitato?
In realtà no. Se confronti il debito attuale con quello di fine 2013 trovi che l’importo è diminuito. Si sono certamente accesi nuovi mutui ma se ne sono anche rimborsati molti e alla fine il saldo ha il segno meno.
Quindi, fammi capire, dove sono stati presi i soldi per finanziare le opere pubbliche di cui parli?
In alcuni casi sono state trovate risorse partecipando e vincendo bandi. E’ il caso dell’illuminazione pubblica dove con il bando Lumen Cesano si è aggiudicata oltre 900 mila euro. Il resto è stato finanziato con avanzi della gestione corrente. Qui bisogna secondo me riconoscere meriti in particolare all’assessore al bilancio, Giuseppe Ursino, e a tutta la struttura amministrativa del Comune. La filosofia che in questi anni ci è sempre stata illustrata è semplice: razionalizzare la spesa per il funzionamento della macchina comunale, ottenere risparmi dove possibile anche con i rinnovi degli appalti e nel contempo reimpiegare le risorse risparmiate nei servizi per i cittadini e negli investimenti, soprattutto quelli che poi generano risparmi nei consumi (come è per l’illuminazione pubblica dove si è investito per rifarla ma poi si risparmierà nella bolletta energetica).
Fammi capire … mi stai dunque alla fine raccontando che sono state ridotte le tasse ma nonostante questo sono stati aumentati i servizi per i cittadini, che sono stati fatti investimenti nelle strutture per 10 milioni di euro senza che ci sia stato “consumo di suolo” e facendo inoltre diminuire l’indebitamento … cos’è? La quadratura del cerchio?
Capisco che può sembrare un po’ forte ma … è così! La cosa è oggettiva. Se hai tempo di guardare nei bilanci queste cose le puoi verificare. Sul sito comunale i documenti sono tutti pubblicati.
Leggere i bilanci? Non è che siano proprio di immediata comprensione …
Per questa cosa ho provato pure io a dare un contributo in questi anni … nella sezione del sito dove ci sono i bilanci trovi anche dei powerpoint di illustrazione … sono denominati “il bilancio del mio comune”.
Inoltre, quello che non trovi sul sito ma te lo posso girare è un powerpoint con il confronto 2018/2014.
Un’ultima cosa … se farete la piscina tutta questa “virtuosità” non rischia forse di saltare?
No, perché in realtà per il bilancio comunale la piscina è già “come se ci fosse”. Mi spiego meglio. Il progetto di costruzione della piscina comunale, per come è ora impostato (tutto diverso dalla precedente negativa esperienza), prevede il pagamento di un “maxi canone” iniziale che il Comune dovrà pagare all’operatore privato al momento della consegna “chiavi in mano”, cioè quando la piscina sarà stata ultimata, collaudata e consegnata. Proprio per dimostrare che questa futura spesa è tranquillamente assimilabile, adeguate quote annue sono già caricate sul bilancio a partire dal 2018 e accantonate ad un’apposita riserva vincolata.
Una cosa ancora e poi ti lascio andare … ma il bilancio partecipativo? Non aveva vinto il progetto per riqualificare piazza Giovanni XXIII?
Si certo, mi risulta che le cose stanno andando avanti anche se le procedure tecniche sono sempre piuttosto complesse nella pubblica amministrazione. I tecnici comunali hanno incontrato nuovamente il gruppo dei cittadini che aveva promosso il progetto per mettere a punto tutta una serie di dettagli. Mi dicono che il bando che affida la prima parte dei lavori, quelli più immediati, dovrebbe essere emanato a breve.
Allegato powerpoint:
28 aprile 2019
Oggi, giorno di scadenza della prima rata Tari, può essere interessante gettare un occhio su qualche numero del bilancio comunale. A tale scopo, da personale rielaborazione dei dati del bilancio 2017 del Comune di Cesano Boscone (in approvazione il prossimo 3 maggio in Consiglio Comunale), metto a disposizione una tabella che prova a sintetizzare (con tutti i limiti di ogni sintesi) la destinazione che hanno avute le risorse di cui il Comune ha potuto disporre grazie a tributi e tasse pagati direttamente e indirettamente dai residenti (vedi seconda tabella).
Come si vede, i due comparti cui è andata la quota maggiore di risorse sono quelli riguardanti il funzionamento della macchina comunale (202 euro a testa per pagare stipendi, utenze, riscaldamento, ecc.) e il settore sociale per i cui interventi (per servizi rivolti ai minori, agli anziani, ai disabili e a varie situazioni di bisogno, comprese quelle gestite tramite il piano di zona) ogni cesanese ha contribuito con 204 euro. Seguono (ad una certa distanza) le spese per la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade (coperte in modo specifico con la Tari) e gli interventi per le scuole (utenze e riscaldamento dei diversi plessi scolastici ma soprattutto spese per il servizio di refezione scolastica che trovano però parziale copertura con le quote versate dai genitori degli alunni).
Gli investimenti per la riqualificazione del parcheggio del centro storico, per la manutenzione straordinaria del Parco Pertini e del Centro sportivo Cereda, per opere riguardanti la sicurezza stradale (i dossi richiesti dai cittadini con il voto sul Bilancio Partecipativo) e per tecnologie e arredi forniti alle scuole (sempre a seguito del Bilancio Partecipativo) hanno invece comportato una spesa pari a 83 euro a testa. Da notare che questi 83 euro corrispondono a investimenti realizzati per 1.964.000 euro, la cifra più alta per questa voce da molti anni a questa parte. Questo importo non comprende i lavori ora in corso per il completo rinnovo dell'impianto di illuminazione pubblica la cui spesa ricadrà sul bilancio 2018 nonché quelli per la manutenzione di strade e marciapiedi che sono necessari e urgenti ma che per intuibili motivi pratici potranno essere attivati una volta completati gli scavi per l'illuminazione.
il prossimo 3 maggio in Consiglio ComunaleEcco cosa fa il Comune con le tasse che paghiamo
Qui di fianco, invece, la tabella che riassume il lato entrate del bilancio comunale. In sostanza ogni cesanese versa in media direttamente al Comune tributi (principalmente TARI e IMU) per 299 euro. L' Ente però ha potuto disporre anche di altre risorse per una media totale di 925 euro per ogni cesanese: risorse rilevanti sono infatti ottenute con trasferimenti statali e regionali la cui origine può comunque essere ricollegata a tributi in questo caso però versati allo Stato (ad esempio pagando l' IRPEF).
Una precisazione va fatta: queste cifre si riferiscono a quanto il Comune avrebbe dovuto incassare in punta di diritto. Per alcune voci di entrata tuttavia gli effettivi incassi sono minori o comunque slittano nel tempo e questo riduce le possibilità di spesa. Questo vale in particolare per la voce "multe" dove vi sono maggiori difficoltà nella riscossione.
Anche se da questa tabella non lo si vede, va segnalato che in questi anni, mentre aliquote e tariffe sono state in linea di massima diminuite (in particolare questo vale per la TARI), le entrate per il Comune sono leggermente aumentate. Questo vuol dire che è migliorata la capacità di distribuire equamente su tutti il carico fiscale.
Ultima annotazione: qualcuno noterà che le entrate (925 euro) superano le uscite (877 euro). Questo avviene in primo luogo perchè (come già annotato) non tutte le entrate si realizzano puntualmente e anche perchè il bilancio 2017 si è chiuso effettivamente con un avanzo che potrà utilmente essere rimesso in gioco nel 2018.
Gli addetti ai lavori avranno notato che sto un po' semplificando alcuni concetti che richiederebbero ben altro spazio e me ne scuseranno. Per chi comunque volesse un quadro più completo e dettagliato metto a disposizione alcune slides che abbiamo utilizzato in Commissione economia. Un cordiale saluto a tutti
estratto_de_IL_BILANCIO_DEL_MIO_COMUNE_bilancio_consuntivo_2017.pdf
30 aprile 2018
i due salvadanai di Simone (e Giuseppe) …
… il bilancio comunale raccontato a mio figlio/ 1
Ciao pa’, cosa stai facendo?
Sto leggendo e rileggendo queste carte, sono il bilancio di previsione del comune. Domani sera in consiglio comunale viene messo ai voti
Cosa vuol dire bilancio di previsione?
È un po’ come quando tu guardi se hai qualche soldo nel salvadanaio per vedere se puoi comprarti le figurine
Ci sono tanti soldi nel salvadanaio del comune?
Sì e no, sembrano tanti quelli che entrano ma poi escono tutti. Però in comune ce ne sono due di salvadanai, uno per le spese correnti e uno per le spese in conto capitale, non si può fare confusione fra i due altrimenti sono guai seri!
Cosa vuol dire spese correnti e spese in conto capitale?
In uno, chiamiamolo salvadanaio azzurro, i cittadini mettono i soldi delle tasse che servono poi per le spese di tutti i giorni, per dare i servizi necessari grazie al lavoro dei dipendenti del comune e dei dipendenti di tante società e cooperative che collaborano con il comune a vario titolo. Questo salvadanaio è un po’ come il tuo: ci metti le mance che ti do (quando mi ricordo di dartele) e le usi per comprare le caramelle o i giochi.
Nell’altro salvadanaio, chiamiamolo verde, vengono messi i soldi che si ricavano dalla vendita dei beni del comune o quando qualcuno paga delle tasse per poter costruire case. Questi soldi devono essere usati per fare investimenti, come ad esempio lo scorso anno quando hanno rifatto bella la tua scuola e rimesso a posto le palestre. Non si possono usare questi soldi per altro, ad esempio per pagare gli stipendi. E’ un po’ come quando tua zia dà una mancia extra a tua sorella per comprarsi libri molto costosi per l’università: si dice che sono soldi “vincolati”
Chi li tiene questi salvadanai? Simone?
Sì però le chiavi le ha date a Giuseppe che fa buona guardia!
Perché deve fare buona guardia?
Perché c’è sempre il rischio di spendere più soldi di quelli che arrivano!
Chi è che li spende?
È come a casa nostra, sono sempre le donne che spendono! … scherzo ovviamente
Chi sono le donne che spendono in comune?
Mara e Fulvia più di tutte. Paola spende poco anche se cerca di fare tante cose. Così anche Salvatore.
Quanto spendono tutti insieme in un anno?
Nel 2016 spenderanno 19 milioni di euro dal salvadanaio azzurro.
Perché Mara e Fulvia spendono?
Mara si prende cura un po’ di tutte le persone che hanno bisogno: per i servizi destinati ai minori e agli asili spenderà quest’anno poco meno di un milione e mezzo, per i disabili poco più di 400 mila euro, per gli anziani non autosufficienti siamo sui 600 mila, per le persone che sono “a rischio di esclusione sociale” circa 300 mila, per i servizi socio-sanitari quasi 600 mila e così via.
Fulvia invece i soldi li spende però nel salvadanaio ce li mette anche. Per raccogliere i rifiuti e pulire la città spende quasi tre milioni però se ne fa dare altrettanti con una tassa specifica. Da maggio il servizio se l’è vinto una nuova società che costa meno e speriamo pulirà meglio. Fulvia poi tiene in ordine i parchi e organizza lo sport.
Vabbeh ho capito ... ma per fare queste cose chissà quante tasse che ti fanno pagare papà?
Ma non direi… quest’anno comunque le tasse diminuiscono un po’, non pagheremo più la tassa sulla nostra casa…
L’ha deciso Simone?
Per la verità questo l’ha deciso Matteo
... e Simone non le diminuisce le tasse?
Si un po’ anche lui ma più che altro è stato Giuseppe, è lui che ha il pallino di ridurle le tasse. Vengono ridotte quelle sulle seconde case date in affitto e poi vengono ridotte tutte le tariffe sui servizi
… ma così finisce che i soldi nel salvadanaio non bastano …
Non penso, dai conti che Giuseppe ha fatto dovrebbero bastare lo stesso, stando attenti a come si spende
E nel salvadanaio verde? Ne entrano di soldini?
Qualcosa sì perché sono avanzati dallo scorso anno… 900 mila euro di risorse “vincolate”, di quelle di cui abbiamo parlato prima, che non si possono spendere per stipendi ma solo per fare delle opere che durano nel tempo
Bene, quali opere?
300 mila per mettere a posto un’altra scuola, altri 300 mila per rifare strade e marciapiedi, 400 mila, più altri 550 mila l’anno prossimo, per fare tutto bello quell’enorme parcheggio polveroso che c’è davanti alla Sacra Famiglia … ci sarà tanto verde e giochi per bambini
Ah questo lo so più io di te papà … con le maestre a scuola abbiamo fatto noi i disegni su come fare i giochi… so tutto del giardino di Betty!
Bravo … nelle prossime settimane tutti quanti potranno votare per scegliere il progetto migliore … ce ne sono cinque … sarà, come si dice, un percorso partecipato!
In totale quanti soldi si spenderanno dal salvadanaio verde?
Sicuri sicuri sono più di 2 milioni e trecento mila …
Papà! Vedi che non sai fare i conti … hai detto che sono 900 mila i soldi vincolati che ci sono nel salvadanaio verde …
Tranquillo, 1 milione e 250 mila ce li facciamo prestare dalla banca
… ma poi la banca li rivuole indietro
Si è vero e bisogna restituirli con i soldi del salvadanaio azzurro, quello delle spese correnti. Però già oggi questo avviene per restituire i mutui fatti un po’ di anni fa … e poi con alcune delle opere che si faranno si potrà risparmiare sulle spese correnti, ad esempio si inizierà a rifare tutti gli impianti di illuminazione pubblica così il consumo di energia diminuisce … è come noi che in casa stiamo sostituendo le vecchie lampadine con i led ... me l'hai spiegato tu, perché te l’hanno insegnato le maestre, che così facendo si risparmia e si difende l’ambiente ..
Ok papà, ma con quei due milioni e 300 mila del salvadanaio verde si rifà nuova tutta Cesano?
Magari! … sembrano tanti ma non bastano certo … la lista delle cose da fare sarebbe molto più lunga però si fa quel che si può e bisogna scegliere …
ma chi sceglie?
Intanto il Sindaco e la sua giunta, sono stati eletti apposta! Però per una parte dei soldi del salvadanaio verde (200 mila euro) il consiglio comunale ha chiesto che si scelga tutti insieme quali altre opere realizzare … ciascuno potrà suggerire la propria idea .. si chiama bilancio partecipativo, e poi tutti potranno votare
Anche io che sono un bambino posso avere un'idea ?
Sì, magari mettendoti d’accordo con i tuoi amici o compagni di scuola e facendoti aiutare da un genitore o dalla maestra
Ci sto! Cosa devo fare?
Ne parliamo la prossima volta ...
10 aprile 2016
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… il bilancio comunale raccontato a mio figlio/ 2
Ciao pa’, martedì vieni tu a prendermi agli allenamenti?
Non so se ce la faccio perché ho il consiglio comunale.
Ah, di cosa discutete questa volta?
del bilancio...
Ma non ne avevate già parlato?
L’altra volta si trattava del bilancio di previsione 2016, questa volta del consuntivo 2015.
Cosa vuol dire consuntivo?
Vuol dire che si tirano le somme della strada che è stata fatta, cioè di quanto il Comune ha speso per dare servizi ai cittadini e quanti soldi sono entrati per poter sostenere quelle spese. Queste due cose devono essere in equilibrio fra di loro e devono rispettare tutta una serie di regole. La cosa non è sempre facile. Il Sindaco è un po' come un autista che deve continuamente adattare la guida al percorso. Se le spese superassero le entrate sarebbe un po' come se il veicolo uscisse di strada!
E c'è riuscito, il nostro Sindaco?
Sì, nel 2015 la macchina comunale ha tenuto bene la strada: le entrate che il comune ha accertato di poter avere sono state pari a 22,6 milioni mentre le uscite sono state pari a circa 21,5 milioni.
Quindi è avanzato poco più di un milione?
Solo in apparenza perché la legge obbliga l'autista ad essere prudente e a guardare non solo la strada ma ... anche il serbatoio! se finisce la benzina il veicolo si ferma anche se ha una buona tenuta di strada!
E cosa c'è nel serbatoio del Comune?
bisogna tenere d'occhio quanti soldi ci sono in cassa perché il problema è che non tutte le entrate teoriche vengono subito incassate ... ad esempio quando io ricevo a casa il bollettino per pagare la tua refezione scolastica, nel bilancio del comune la cifra viene registrata subito fra le entrate ma poi i soldi nelle casse comunali entrano solo dopo, quando io pago il bollettino. Ecco che allora si forma una discreta montagnetta di soldi che il comune sa di dover incassare ma che non sono ancora in cassa ... non sono ancora benzina per la macchina comunale! questa montagnetta di soldi ha un nome: si chiama "residui attivi".
... E allora come si fa?
L'assessore aiuta il Sindaco alla guida e lo fa per prima cosa mettendo un lucchetto su una parte delle entrate, in modo che non vengano spese. Nel linguaggio tecnico si dice che viene accantonata una somma (un milione circa, appunto) al fondo crediti di dubbia esigibilità. Poi ovviamente l'assessore si dà da fare perché tutti si ricordino di pagare puntualmente i bollettini delle tasse. Se ci riesce il Sindaco potrà in futuro schiacciare un po' di più sull'acceleratore ...
Come Valentino Rossi?
non esageriamo perché il veicolo che il Sindaco guida assomiglia di più ad un autobus che non alle moto che ti piacciono tanto. Il guidatore dell'autobus infatti deve tener conto che ha a bordo tanta gente e perciò deve essere sempre prudente e poi la strada è sempre un po' stretta per il suo mezzo. Inoltre ci sono tanti cartelli stradali di cui deve tener conto. Può anche capitare che pur tenendo bene la strada (cioè avendo entrate ed uscite in equilibrio) e pur avendo il serbatoio pieno (cioè soldi in cassa) si debba comunque fermare o rallentare.
Quando capita questo?
il governo fa al Comune un conto particolare che si chiama "patto di stabilità". E' un po' come avere un semaforo che ad un certo punto diventa rosso, allora il Comune deve spendere di meno, altrimenti si becca una bella multa! Non importa se di benzina ne hai tanta o poca, se è rosso ti devi fermare.
E il nostro Sindaco l'ha mai presa questa multa?
no, anche perché c'è l'esperta ragioniera che è molto brava a fare questi conti e a ricontrollarli di continuo. Ad esempio le previsioni 2016 ci dicono che il Comune dovrebbe, per questo conto tutto particolare, avere 24,8 milioni di entrate e 24,7 di uscite, con un piccolo margine dunque di 73 mila euro. Poi però nel corso dell'anno questo conto può cambiare e allora Lei lo dice al Sindaco così lui se è necessario prende provvedimenti. E' un po' come nella guida: se il semaforo è verde si va ma se per caso scatta il giallo bisogna frenare.
Ed ora com'è il semaforo?
abbastanza verde, ad esempio è consentito fare delle spese per ristrutturare le scuole, ed è anche permesso fare qualche mutuo per rimettere a nuovo le strade, il parco e tante altre cose. Infatti ti ricordi che con il bilancio di previsione 2016 si sono programmati tanti lavori? tu stesso con i tuoi compagni di scuola avete lavorato in classe per fare il plastico della nuova area giochi che ci sarà in centro ....
Va bene, ho capito papà ... a proposito, ma il bollettino della mia refezione lo hai pagato?
altrimenti aumentano i residui attivi e poi mi sento in colpa!
tranquillo ... l'ho pagato.
9 maggio 2016
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